L’utilizzo che viene fatto in ambito zootenico dei muri di contenimento è quello di stoccaggio di foraggi in genere quali: trinciati di mais, tritticali, farine, o altro usati per la preparazione di mangimi animali o per alimentare impianti a biomassa in quanto ideali per la loro degradabilità in ambiente anaerobico.

Mediante la costipazione l’umidità presente in questi foraggi comporta la produzione di percolato e gas.
Il percolato è un liquido con pH <5 – 4,5,  valori altamente corrosivi per qualsiasi superficie, anche per il calcestruzzo.

Per evitare questo lento processo di degrado è necessario rivestire le pareti a contatto con l’insilato con apposite resine, garantendo la protezione delle superfici dalla corrosione dovuta agli acidi dei prodotti stoccati e prorogandone così la durata nel tempo.

Su richiesta le pareti vengono resinate direttamente in loco, previa preparazione del sottofondo che dev’essere privo di ogni scoria derivante dalle polveri o dai processi di produzione.

Il trattamento, oltre ad allungare la vita utile degli elementi, preservandone l’integrità e le caratteristiche tecniche, evita di interporre il telo nylon tra la parete e l’insilato.